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Lunedì 7 aprile il TAR Milano si è espresso nel merito di un ricorso presentato lo scorso ottobre da alcuni cittadini, che avevano sollevato dubbi ed elencato ipotetici elementi di criticità sull’iter amministrativo per l’approvazione del Piano Attuativo di via Manara-Milazzo, adottato dal Comune di Monza. Nella sentenza il Tribunale Amministrativo ha confermato la piena legittimità dell’iter di approvazione del Piano Attuativo.
Il Piano Attuativo prevede edifici residenziali che prenderanno il posto di un’area industriale dismessa da tempo e degradata, un nuovo giardino pubblico, una piazza, esercizi commerciali di vicinato ed un collegamento tra via Manara e la ciclabile che costeggia il canale Villoresi.
“La sentenza porta chiarezza su una situazione complessa e conferma la correttezza del percorso seguito dalla Amministrazione Comunale”, afferma l’Assessore al Governo del Territorio, “Non solo dichiara irricevibile il ricorso perché tardivo, ma entra anche nel merito, mettendo nero su bianco che una diversa altezza degli edifici rispetto a quella indicata nelle schede degli ambiti di rigenerazione non costituisce variante urbanistica, proprio perché “tale previsione ha valore indicativo e non prescrittivo” e conseguentemente non è richiesta verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica - VAS”.
Il Tribunale Amministrativo sottolinea, inoltre, che il Piano in oggetto sviluppa una superficie complessiva di 8.535 mq, inferiore a quella occupata dai capannoni abbandonati, 9.190 mq, “con una sensibile riduzione dell’impatto sulla città e sui suoi servizi in generale”.
“È una sentenza che costituisce un punto di riferimento. I principi affermati dal TAR - prosegue l’Assessore - non valgono solo per questo piano attuativo, ma per tutti gli ambiti di rigenerazione. I giudici amministrativi hanno fatto chiarezza su un tema che in questi tre anni in città è stato oggetto di molti fraintendimenti interpretativi delle norme urbanistiche nazionali, regionali e locali, dando pieno credito a quanto da sempre asserito dal Comune”.
“Ora - conclude l’Assessore – il recupero dell’area, oggetto di degrado da decenni, potrà procedere, riconsegnando alla città una porzione verde di oltre 1.000 mq e una nuova piazza porticata a fianco delle nuove residenze, il tutto senza consumare suolo, anzi rinaturalizzando parte del suolo precedentemente utilizzato dai capannoni della fabbrica”.
Il cantiere era stato avviato nello scorso autunno. La durata dei lavori è prevista per quattro anni.
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Ultimo aggiornamento: 23 aprile 2025, 14:40