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Approvato il Piano Anticorruzione 2020 – 2022

Wed Feb 05 10:27:35 CET 2020

E’ stato approvato dalla Giunta il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza: il documento, totalmente aggiornato rispetto alle prescrizioni introdotte dal nuovo PNA, Piano Nazionale Anticorruzione dello scorso novembre 2019 - è preceduto da una sezione introduttiva che illustra il fenomeno e i relativi strumenti di misurazione.

Il Piano rafforza in particolare la correlazione diretta fra misure anticorruzione e performance, aggiunge misure specifiche sull’organizzazione e sui comportamenti ed introduce una nuova metodologia di valutazione del rischio corruttivo.

L’Amministrazione ha scelto, fin dall’anno scorso, di adottare un approccio di tipo organizzativo, che incida sui procedimenti e le attività, piuttosto che sui controlli; ciò ha comportato l’introduzione di nuove misure di standardizzazione, trasparenza e governance.
Con il PNA 2019 ANAC stessa ha individuato questa modalità attuativa anche a livello nazionale.

Il Piano, la cui attuazione è in capo al Segretario Generale, Avv. Giuseppina Cruso, prevede che il grado di attuazione delle misure anticorruzione e degli adempimenti di trasparenza concorra alla valutazione dei dipendenti: infatti il mancato raggiungimento degli obiettivi esecutivi anticorruzione e degli standard di servizio sulla trasparenza comporterà una ricaduta concreta in termini di erogazione del trattamento economico accessorio.

“Il nuovo Piano si configura come strumento di presidio della qualità e del miglioramento dei servizi – ha spiegato l’Assessore alla Legalità e alla Digitalizzazione Annamaria Di Oreste - Per questo abbiamo posto un’attenzione particolare alle misure che incidono sulla definizione, modellizzazione e digitalizzazione delle procedure: un modo per attribuire maggiore valore e utilità alle attività anticorruzione al di là dell’obiettivo quotidiano legato all’etica e alla prevenzione dei fenomeni corruttivi”.

ANAC ha introdotto una nuova metodologia di valutazione del rischio corruttivo di ogni processo, attività e procedimento: anche per il Comune di Monza si è provveduto, pertanto, a declinare nuovi criteri di valutazione e insieme ai dirigenti ad una nuova misurazione del rischio, sostituendo quella di tipo quantitativo con una di tipo qualitativo.

Da un primo test condotto sugli operatori dei processi a più elevato rischio, si rileva un aumento di consapevolezza e attenzione sui temi dell’anticorruzione, che vengono percepiti non più solo come adempimenti che interferiscono sull’attività dell’ente appesantendola, ma come modalità di lavoro, comportamento e tutela.
L’introduzione di “misure di segregazione dei poteri” - volte a limitare la concentrazione di funzioni in capo a responsabili che da anni ricoprono tale incarico presso il medesimo servizio/ufficio - è una delle soluzioni perseguite per sopperire alla difficoltà di attuare la rotazione del personale senza influire sull’efficienza degli uffici, problematicità dovuta al numero limitato di personale tecnico e alla progressiva specializzazione.
Specifici momenti di incontro e formazione, svolti nel quadro delle misure per la formazione anticorruzione, saranno organizzati per aumentare la conoscenza del Codice di Comportamento e la consapevolezza delle conseguenze che alcune condotte possono arrecare all’immagine del Comune.

Cittadini, stakeholders e utenti dei servizi pubblici locali, possono inviare proposte e osservazioni per il miglioramento delle misure di prevenzione previste nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza.

» Vai al modulo online per avanzare proposte ed osservazioni per il miglioramento del Piano Anticorruzione

Data creazione: Wed Feb 05 10:48:01 CET 2020

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